LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Redazione LaRecherche.it
lappropriato governo del fuoco

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

*

al di là del silenzio di anni le spalle

voltare gli sguardi interrotti; spenti

e dispersi i richiami ad infrasuoni,

scavalcando montagne a perdersi altrove;

ribadita la separatezza, ed usata la vita

a mascella d’asino per dire ciò

che andava detto

- senza ovviamente perdere di vista

ciò che ci avrebbe spezzato la chiglia;

dopo indefessi esercizi di senso privato

e pubblico possesso di sé:

in tutto questo tempo mai alcun dubbio

che tu mi abbia meno che capito.

 

 

beyond the years of silence the backs

turned the broken glances; dead

and dispersed the infrasound calls,

passing over mountains and out of sight;

the apartness reinforced, the life used

jawbone of an ass-style to say

what had to be said

- while never, of course, losing sight

of that which was to shatter our keel;

after tireless exercises of private sense

and public self-possession:

in all this time never a single doubt

that you had me less than figured out.

 


*

 

cosa significa amare se stessi:

niente, pensavo anni fa, amare è

amare altro da sé. ma ciascuno

sta dalla propria parte, e volere è

sempre volere per sé. ed è così

infatti che si inizia da adulti

a voler bene a se stessi:

nel disgusto di Sé, non c’è

una parte da cui stare, e si inizia

con l’amarsi

per stare insieme, come per natale.

 

 

what does it mean to love oneself:

nothing, I used to think years ago, to love is

fight for our own side, and want is

always to want for oneself. and it’s like this

really, that on becoming adult one starts

to care for oneself:

in disgust of oneself, there is no

side to be on, and so begins

the love for oneself

for staying together, like when it’s Christmas.

 

*

 

le mie, le tue traiettorie faticano

a non intersecarsi e ci scherziamo.

ci basta così poco a illuminarci:

un abbeveratoio

 

 

my trajectors and yours struggle

not to intersect and we laugh about it.

it takes so little to make us glow:

a water trough.

 

 

[ Poesie tratte da l’appropriato governo del fuoco, La Vita Felice, traduzione di Nick Magno, nota critica di Luigi Cannillo ]

L'appropriato governo del fuoco


 alessandra palmigiano - 06/11/2012 09:44:00 [ leggi altri commenti di alessandra palmigiano » ]

Grazie, Franca e Loredana, per i commenti e per l’iniziativa di postare le tre poesie! Il testo dell’abbeveratoio, in particolare, trova un riscontro nei lettori che mi sorprende sempre (con grande piacere). Lascio il mio recapito email per ulteriori eventuali contatti.

Grazie ancora,
Alessandra Palmigiano

 Franca Alaimo - 05/10/2012 17:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Ho proprio finito di leggere qualche ora fa il libro di poesie di Wendy Cope, "Guarire dall’amore", e adesso m’imbatto in queste tre poesie di Alessandra Palmigiano e, guarda caso, trovo fra queste due scritture diverse somiglianze, non solo per il tema affrontato, ma per quel tono "leggero" e "ironico" che le fa apprezzare immediatamente, grazie alla limpidezza del dettato. All’interno di queste amabili verità brilla qualche immagine di pura liricità, come la luce di quell’abbeveratoio, che è una sorta di epifania.

 Loredana Savelli - 02/10/2012 19:45:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Tono schietto e tagliente per queste poesie sulla relazione, riflettendo su cosa "non" è amare (sé, l’altro, l’altro dentro di sé). L’ultima poesia, in modo quasi scanzonato, sembra rispondere alle precedenti: se basta un abbeveratoio per illuminare, è amore!
Uno stile che "prende". Apprezzate.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.